Classi dentarie
I classe: i molari si articolano tra di loro in modo corretto, ma le arcate presentano problemi di spazio, affollamento, mancata eruzione di elementi, persistenza del deciduo…
II classe: la cuspide mesio vestibolare del primo molare superiore è spostata mesialmente rispetto alla cuspide mesio vestibolare del primo molare inferiore.
II classe, I divisione: II classe molare, l’overjet è maggiore di 3 mm
II classe, II divisione: II classe molare, con gli incisvi frontali superiori inclinati palatalmente e i laterali inclinati vestibolarmente.
III classe: la cuspide mesio-vestibolare del primo molare superiore occlude oltre 3 mm distalmente alla cuspide mesio vestibolare del primo molare inferiore.
Considerando l’intera arcata e non solamente i molari, si riscontrano altri tipi di malocclusioni:
Morso crociato: le cuspidi vestibolari degli elementi superiori occludono nei solchi degli elementi inferiori; se il morso crociato è a livello degli incisivi, si parla di morso inverso.
Morso coperto: il margine incisale degli incisivi superiori supera quello degli incisivi inferiori più di 3 mm.
Morso aperto: il gruppo frontale superiore non copre il gruppo frontale inferiore, lasciando uno spazio tra i margini incisali superiori e quelli degli antagonisti.
Apparecchio fisso
L’apparecchio ortodontico fisso tradizionale, è composto di attacchi metallici o ceramici detti brackets, che una volta fissati alla faccia vestibolare dei denti vengono agganciati da fili, elastici, molle e trazioni extraorali.
Tali strumenti meccanici sono in grado di portare i denti e le arcate dentarie nelle corrette posizioni estetiche e funzionali.
L’apparecchio fisso viene assemblato dall’ortodonzista direttamente in bocca al paziente, nella modalità appropriata al raggiungimento dell’obiettivo stabilito per una determinata fase del trattamento ortodontico, dopo una corretta diagnosi effettuata valutando il corredo radiografico e di modelli in gesso della bocca del paziente. Con esso, infatti, si procede per fasi di trattamento, le quali vengono delineate nella preliminare progettazione del caso.
Per mezzo dell’apparecchio fisso di ortodonzia i denti possono essere spostati per grandi distanze, in tutte le direzioni e con ogni tipo di movimento, incluso quello corporeo, tanto che il suo uso permette la correzione di malposizionamenti dentali non trattabili con altri apparecchi.
Svantaggi degli apparecchi mobili d’ortodontia
La maggiore limitazione d’uso di questi apparecchi sta nella difficoltà di provocare con essi movimenti controllati delle radici e corporei, di indispensabile
effettuazione nelle malocclusioni più complesse, al fine di ottenere un occlusione estetica, funzionale e stabile. Gli elementi attivi delle placche mobili sono capaci
di provocare essenzialmente movimenti di inclinazione coronale. La corona si sposta in direzione della forza e la radice nella direzione opposta: Il dente effettua un movimento di rototraslazione, con, nella forma più classica, centro di rotazione al terzo apicale della radice.
Vantaggi degli apparecchi mobili d’ortodonzia
Permettono un miglior controllo dell’igiene orale, diminuendo il rischio, in corso di trattamento, di danni dento-parodontali da accumulo di placca batterica.
Apparecchio mobile e Byte plane.
Gli apparecchi ortodontici rimovibili provocano lo spostamento dentale per mezzo di forze generate dalla deformazione elastica dell’apparecchio ( Invisalign), dall’azione di stimolo e riequilibrio delle forze biologiche del paziente (funzionali), oppure prodotte dall’attivazione di parti incorporate (meccanici): viti, molle e archi vestibolari.
I Byte-planes hanno la particolarità di essere plurifunzionale, vale a dire di portare ad un’ autentica rieducazione delle funzioni neurovegetative ( respirazione, fonazione, deglutizione e masticazione) ed indurre una trasformazione profonda del paziente. La durata dell’esercizio con il byte è variabile per ogni singolo paziente, per la sua età e per l’evoluzione della terapia. Inoltre portare il byte durante la notte permette un’interazione con l’abitudine involontaria del paziente indispensabile alla riuscita e soprattutto alla stabilità del trattamento.
APPARECCHI POLIFUNZIONALI
Lo sviluppo e l’esperienza di SODIS APF (creata nel 1989) si basano sui lavori realizzati negli anni ’50 dai Professori Soulet e Besombes.
Questi lavori si basano sulle conoscenze acquisite, fin dal 1900, riguardo le cause delle disformosi e degli squilibri dentali. Pierre Robin era il capofila di eminenti specialisti che si sono succeduti nei decenni successivi (Bimler, Balters, Muzj, De Coster, Château, Planas, Delaire, Soulet, Besombes, ecc.).
Il modo d’azione
L’APF permette la riorganizzazione, attraverso la stimolazione, delle funzioni neuro-vegetative oro-faringee perturbate : ventilazione nasale, deglutizione, masticazione e fonazione. La loro disfunzione è la CAUSA dei disordini dentali.
Gli APF utilizzati dalla creazione di SODIS APF nel 1989 sono sempre di attualità.
I nostri attivatori plurifunzionali evolvono e vi propongono nuove forme e una materia rivoluzionaria ! Da oggi potete scoprire 6 nuovi tipi di attivatori efficaci nel trattamento di ogni tipo di disarmonia orale. Essi sono realizzati in Staminalene®, un materiale biocompatibile che offre un confort, una morbidezza ed una tonicità incomparabili.
Quest’evoluzione rappresenta una vera e propria rivoluzione. Grazie a questi nuovi apparecchi, l’ortodonzia funzionale globale che vi propone SODIS APF si allarga a nuovi orizzonti :
Ortodontico : che modifica la forma delle arcate dentali ed il riposizionamento dei denti, portando ad un equilibrio funzionale,
Funzionale : metodo autoattivo in cui l’energia non viene dall’apparecchio, ma è fornita dal paziente che mobilita il proprio sistema volontario cosciente e incosciente.
SAPETE COS’E’ LA TERAPIA MIOFUNZIONALE?
La terapia si compone di una serie di esercizi specifici per una corretta percezione della posizione della lingua e quindi la sua postura, ed esercizi per imparare a deglutire correttamente con l’obbiettivo di cambiare il vecchio schema deglutitorio con il nuovo.
Sono esercizi importanti come la terapia ortodontica se non di più.
Gli esercizi vanno considerati infatti parte della terapia ortodontica e/o posturale.
E’ il ripristino della funzione linguale corretta la vera causa della malocclusione.